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Detrazione del 50%

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Detrazione 50% IRPEF per le ristrutturazioni edilizie

OGGI SOSTITUIRE LA VECCHIA CALDAIA COSTA LA METÀ, CON L’AGEVOLAZIONE STATALE


COSA OFFRE LA LEGGE(1)?

Fino al 30 giugno 2013 la DETRAZIONE IRPEF per le “ristrutturazioni edilizie” consente di detrarre il 50% delle
spese sostenute, fino ad un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, in 10 anni.

SI PUÒ CHIEDERE LA DETRAZIONE PER LA SOSTITUZIONE DELLA VECCHIA CALDAIA?
SÌ. Si può chiedere la detrazione anche per la realizzazione di opere finalizzate al risparmio energetico come,
ad esempio, la sostituzione della vecchia caldaia con una nuova “ad alto rendimento” – convenzionale o a
condensazione – scelta tra gli oltre 70 modelli proposti da Immergas, azienda leader nel settore delle caldaie a
gas, nata negli anni ’60 ed italiana al 100%!

CHI PUÒ CHIEDERE LA DETRAZIONE?
La DETRAZIONE 50% IRPEF può essere chiesta dai soggetti privati (persone fisiche) per gli interventi realizzati
su edifici ad uso abitativo; anche i condomini possono beneficiare di questa detrazione.

È SEMPLICE CHIEDERE LA DETRAZIONE?

La procedura per ottenere la detrazione 50% IRPEF è semplice; non occorre, infatti, inviare alcuna
comunicazione o compilare modulistica specifica.

Questi sono i passaggi principali(2):

‐ far realizzare l’intervento dall’Installatore di fiducia che, essendo un professionista, realizza l’intervento a
“regola d’arte” e rilascia, a fine lavori, la Dichiarazione di Conformità prevista dalla legge;

‐ acquisire idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici;

‐ pagare l’intervento con bonifico bancario o postale – obbligatorio! – riportando i dati richiesti: causale del
versamento (es. ‘intervento di sostituzione caldaia - rif. Legge 449/97 e s.m.i.’), Codice Fiscale del soggetto
che paga, Cod. Fiscale o Partita IVA del beneficiario del pagamento;

‐ riportare nella Dichiarazione dei redditi i dati richiesti dalla legge (compresi i dati catastali dell’immobile
oggetto dell’intervento);

- conservare la ricevuta e/o fattura fiscale relativa alle spese sostenute (la causale deve coincidere con
quella riportata nel bonifico!), la ricevuta del bonifico e TUTTI i documenti relativi all’intervento.
I vari documenti, infatti, potrebbero essere richiesti dagli uffici finanziari in caso di controlli sulle
dichiarazioni dei redditi.


(1) Rif. art. 1, comma 1 della Legge n. 449/97 e successive modificazioni; art. 16-bis, comma 1 del D.P.R. 917/86 (TUIR).

(2) Per approfondire l’argomento e conoscere nel dettaglio gli adempimenti previsti consulta la GUIDA dell’Agenzia delle Entrate sulle RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE.


 
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